Valle Anzasca

Valle Anzasca, anticamente chiamata degli Antuates, è la valle attraverso la quale si raggiunge la parete est del Monte Rosa, la più ampia delle alpi sia in larghezza che in altezza (4365 m.). La valle inizia a Piedimura (248 m.) con il palazzo Testone del ‘600 e le due torri del ‘500. Proseguendo si giunge a Calasca nota per la sua milizia costituita nel 1641 e a Castiglione (519 m.) che per le proprie costruzioni caratteristiche è considerato uno degli angoli più belli dell’Ossola di Pietra.
Si sale poi ad Antrogna (665 m.) dove si può ammirare la parrocchiale del ‘700, una delle più grandi della regione, conosciuta anche come la cattedrale tra i boschi. Si trova, proseguendo, Pontegrande (526 m.) anticamente crocevia tra la valle Anzasca e la Valsesia. Si giunge quindi a Bannio Anzino (669 m.) una volta capitale della valle, con origini gallo-romane del primo secolo a.C., conserva antiche tradizioni tra cui la più caratteristica è senz’altro la Milizia, con le sue eleganti uniformi.
Da Bannio si può raggiungere in auto l’Alpe Sol (999 m.) e da li, a piedi, Colle Baranca (1818 m.). Al di la dell’Olocchia si trova Anzino (679 m.). Proseguendo si incontra Vanzone con S. Carlo (675 m.) e poi Ceppo Morelli (750 m.) e Campioli (863 m.) dal quale parte un sentiero che conduce fino all’ Alpe Cortenero (2036 m.). A 1035 m si trova Pestarena, detta il paese dell’oro, per le miniere che sono rimaste operative sino al 1961.
Dopo si incontra Borca (1195 m.) a sinistra della quale si apre la Valle Quarazza con l’incantevole Lago delle Fate; con circa mezz’ora di cammino si raggiunge la città morta, ciò che rimane di un villaggio di minatori, dalla quale si parte per raggiungere il Passo della Miniera. A Borca si possono visitare l’interessante Miniera d’oro della Guia, testimonianza delle numerose miniere aurifere che sino ad inizio secolo sono state operanti nella valle e la Casa-Museo Walser, presso la quale si trovano preziosi reperti dell’antica civiltà formatasi ai piedi del Monte Rosa. La Valle Anzasca si chiude a Macugnaga proprio a ridosso del Monte Rosa. Località turistica di grandissimo interesse, raccoglie nelle sue quattro principali frazioni, Pestarena, Borca, Staffa e Pecetto, un gran numero di strutture ricettive a disposizione dei visitatori, oltre ad impianti di risalita che consentono di raggiungere agevolmente il Monte Rosa.Macugnaga e’ una delle piu’ importanti zone dell’insediamento Walser dell’Ossola. Oltre alla funivia del Monte Moro che conduce fino a quota 2900 m. ed alla seggovia che da Pecetto raggiunge il Belvedere a 1932 m.
Macugnaga offre in inverno ai turisti un totale di 12 impianti di risalita che conducono a 38 Km. di piste. Ci sono anche due piste per lo sci di fondo e due piste di pattinaggio. La scuola di sci è composta da 50 maestri di discesa, fondo, surf, monosci, alpinsurf e telemark. Oltre agli sport invernali ed alle escursioni, scalate, arrampicate estive, Macugnaga offre altre grandi possibilità: il volo libero praticato con parapendio (un volo con la vista mozzafiato del Rosa a tu per tu); per chi non avesse mai provato questo sport c’è la possibilità di effettuare dei battesimo di volo in parapendio biposto; le gite panoramiche in elicottero con il sorvolamento degli imponenti ghiacciai, delle quattro vette del Rosa (Gnifetti, Zunstain, Dufour e Nordend) e di tutte le montagne della zona; le escursioni in mountain bike per innumerevoli sentieri, adatti a tutte le categorie di sportivi dai più semplici ai più difficoltosi e il gioco del tennis praticato in moderne e efficienti strutture.