Rifugio Chiavenna all’Alpe Angeloga

Premetto che, seppur si tratti di una facile escursione che non riechiede alcuna particolare preparazione, l’itinerario qui descritto è abbastanza faticoso per i bambini. Si tratta infatti di percorrere 700 metri di dislivello in 2 ore/2 ore e trenta (questo è il tempo abbiamo impiegato con dei bambini dai 5 ai 9 anni). Ma ne vale la pena !
Lasciare la macchina a Fraciscio dove termina la strada asfaltata (portarsi avanti più che si può). Una bella mulattiera che costeggia il torrente inizia a salire nel bosco che in questo tratto èè piuttosto rado in direzione del rifugio. Il sentiero è praticamente tutto esposto al sole dunque è bene portare acqua in quantità anche se verso la parte finale del percorso è possibile riempire le borracce direttamente dai ruscelli che attraversano il sentiero. Dopo circa 10 minuti la mulattiera si trasforma in uno stretto sentiero che sale con ripidità variabile, cosa che aiuta a recuperare un po’ il fiato. Non dimenticando di raccogliere di tanto in tanto i numerosi lamponi presenti lungo tutto il sentiero, si prosegue in salita per oltre un’ora (a seconda del passo) fino a scollinare. Attenzione ad un breve tratto leggermente esposto. Ancora un breve tratto semi-pianeggiante, poi il sentiero sale per qualche metro tra grossi sassi fino ad arrivare all’ Alpe Angeloga. Ancora dieci minuti in piano in mezzo all’Alpe Angeloga e si giugne al Rifugio Chiavenna sulla cui sinistra sono situate delle bellissime baite ben ristrutturate appartenenti per lo più agli abitanti di Fraciscio. Di fronte al rifugio fa la sua apparizione il Lago Angeloga, riserva di pesca, immerso nell’immenso pascolo dell’alpe omonima.
Altri itinerari: dietro il Rifugio Chiavenna sale un ripido sentiero che in circa 1 ora conduce al Lago Nero, mentre sulla destra del rifugio parte il sentiero a mezzacosta che conduce in circa 2 ore a Motta di Sopra.
Località: Lombardia, Valchiavenna, Campodolcino, Fraciscio.